Il datore di lavoro deve adempiere a diversi obblighi relativi alla sicurezza e alla tutela dei lavoratori della sua azienda. Tra questi, c’è anche la verifica dell’uso di sostanze stupefacenti da parte dei dipendenti.

La legge n.236 del 08/10/2008 sulla Medicina del Lavoro, fissa in modo chiaro gli obblighi, stabilendo casi e modalità con i quali il personale deve essere sottoposto al test antidroga sul lavoro.

Cosa dice la legge? Cerchiamo di capire quando vige l’obbligo di sottoporsi al test, come funziona e quali tipi sono a disposizione, cercando di approfondire meglio alcuni degli aspetti che riguardano i test antidroga medicina sul lavoro.

La norma sancisce controlli obbligatori per le categorie che svolgono mansioni potenzialmente rischiose per l’incolumità dei lavoratori che di terzi.

Tra le professioni che hanno l’obbligo di test antidroga sul lavoro ci sono quelle che riguardano l’impiego di gas tossici, fabbricazione e uso di fuochi d’artificio, posizionamento mine, direzione tecnica e conduzione di impianti nucleari.

Tra le mansioni potenzialmente pericolose ci sono quelle legate al trasporto:

  • addetti alla circolazione dei treni, metropolitane, tramvie, filovie, impianti aerei e terrestri;
  • conducenti di veicoli con licenza o con patenti C, D, E;
  • addetti a guida macchine di movimentazione
  • addetti e responsabile di produzione, confezionamento, detenzione, trasporto e vendita esplosivi;
  • controllori ed esperti di assistenza al volo
  • personale marittimo di prima categoria per navi mercantili e passeggeri

Queste sono solo alcune delle mansioni a cui è imposto l’obbligo di sottoporsi al test antidroga.

Tempi e modalità di somministrazione

Le modalità di accertamento dei test antidroga dipendono da vari fattori e condizioni.

Periodico: il drug test viene effettuato con frequenza annuale. Questo deve essere eseguito senza possibilità di previsione da parte del lavoratore. Il datore di lavoro deve assegnare casualmente le date di controllo delle urine dei dipendenti.

Ragionevole dubbio: nel caso in cui il datore di lavoro sospetti che uno o più dipendenti assumano droghe o sostanze illecite, supportato da indizi e prove, può fare una segnalazione al medico di competenza che valuterà se procedere o meno con il test.

Dopo un incidente: il test è eseguito per escludere eventuale responsabilità del lavoratore.

Follow up: dopo una sospensione per esito positivo, viene effettuato un monitoraggio cautelativo periodico. I test delle urine vengono svolti con periodicità mensile o per una durata minima di sei mesi.

 Cosa dice legge sulla medicina del lavoro

È fondamentale conoscere la legge in materia d medicina del lavoro per ciò che riguarda il test antidroga. Il testo prevede che bisogna accertare la presenza di sostanze stupefacenti e/o psicotrope indipendentemente dal se il soggetto può essere o meno dipendente alle droghe.

Questo obbligo è stato introdotto in quanto alcune sostanze allucinogene possono alterare capacità e prestazioni psicofisiche senza indurre forzatamente dipendenza.

Tutte le procedure per il test antidroga non devono in alcun modo nuocere alla privacy, al rispetto e alla dignità della persona. Non si possono applicare per allontanare arbitrariamente dipendenti dall’attività lavorativa. Inoltre, prima di che il lavoro inizi una specifica mansione a rischio, deve sempre essere sottoposto al controllo antidroga.

 

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