nomofobia

La nomofobia, descritta ampiamente su bitmagazine, è un vero e proprio malessere mentale che va a colpire coloro che possedendo un dispositivo mobile non riescono ad avere una vita completa senza il telefono. Vivendo in un mondo sempre più connesso nasce la paura, nella mente di alcuni, di rimanere disconnessi. In effetti è necessario tenere presente che ogni giorno inviamo milioni se non miliardi di messaggi e video messaggi andando a diventare un ottimo modo di comunicare per coloro che devono lavorare ma anche per chi abita lontano. È comunque importante ricordare che un uso massiccio del telefono può essere lesivo per la salute degli occhi e per le relazioni interpersonali. Questa situazione ha avuto un importante impatto dopo il lancio delle varie applicazioni di messaggistica istantanea poiché l’invio e la ricezione dei messaggi è stata notevolmente facilitata.

Scopriamo cos’è la nomofobia e le sue vaie implicazioni nel mondo scientifico

Prima di entrare nello specifico in questa materia è necessario tenere presente che vi sono una serie di elementi ancora non particolarmente chiari. In primo luogo i ricercatori non sono del tutto concordi su questa dipendenza tanto che nell’ultima versione del Manuale Diagnostico e Statistico sui Disturbi Mentali non è stato inserito. Vi sono inoltre problemi sulla denominazione visto che l’acronimo si compone delle seguenti parole: no mobilephone fobia che è una grave mancanza rispetto alla nomenclatura tradizionale che vuole parole di origine greche. Nomos esiste come parola ma nel greco antico significa regola che quindi esula completamente dalla paura di non connettersi ad internet. I due medici che hanno proposto questo particolare disturbo mentale sembrano molto sicuri di questa loro tesi tanto che hanno determinato in un uso massiccio dei dispositivi mobili il sintomo principe per questo disturbo.

La nomofobia può comunque essere considerato come un disturbo abbastanza serio

Non si sa bene se la nomofobia sarà riconosciuta dalla comunità medica ma è sicuro che molto spesso c’è un uso smodato del telefono tra social e applicazioni per messaggistica istantanea che porta ad un vero e proprio isolamento degli individui.

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