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Come Calcolare le Tasse sull’Oro in Italia

AFFARI / IN EVIDENZA / 18 luglio 2021

Come calcolare le tasse sull’oro prima di fare un investimento gold è una questione da definire per poter considerare ogni aspetto che incide sul rendimento non solo del prezioso metallo giallo ma di ogni asset finanziario e non.
Soprattutto in italia dove il come calcolare le tasse sull’oro è diverso che su altri beni fisici o asset finanziari.
Il primo aspetto in questo caso favorevole è quello che acquistando oro da investimento in lingotti o monete riconosciute come tali non viene addebitata l’iva.
Questo ha permesso un incremento degli scambi anche in oro fisico che oggi si perpetrano nella maggioranza dei casi attraverso i compro oro Firenze, ecc.
Una soluzione con cui la legislazione italiana ha scelto di incentivare gli investimenti in oro che è stata introdotta da diversi anni, questo perché una qualsiasi tassazione su un bene che non rende dividendi è palesemente un ostacolo alla diffusione del bene stesso.
La legislazione vigente è stata attuata nel gennaio del 2000, con questa specifica legge è stato definito che non sia prevista iva per l’oro in placche o lingotti superiori ad un grammo e le monete coniate che abbiano ancora un valore legale e siano successive all’ottocento.
A questo punto la sola tassa sull’oro da investimento è quella che viene pagata successivamente alla vendita e soprattutto se esiste un ricavo.
Questa tassa viene calcolata sulla plusvalenza realizzata ed è pari al 26% del valore realizzato, per fare questo in modo corretto è necessario essere in possesso dei documenti relativi all’oro da investimento acquistato.
In caso non si sia in possesso di tale documentazione la plusvalenza verrà considerata pari ad un quarto della somma realizzata e su questo valore si dovrà calcolare una tassa sull’oro da versare pari al 26%.
Per pagare l’imposta sull’oro dovuta allo stato si dovrà indicare le plusvalenze nel quadro RT sezione II “plusvalenze di natura finanziaria” presente nel modello unico della dichiarazione fiscale dell’anno in cui è avvenuta la cessione.
In caso invece che una plusvalenza si abbia una minusvalenza al momento della vendita si potrà dedurre tale perdita in un arco temporale massimo di 4 anni, superando questo tempo l’importo da dedurre sarà perso per sempre.
Una cosa importante da ricordare e che tale legislazione agevolata è prevista solo per gli acquisti e le vendite effettuate in europa, in caso contrario potrebbe essere previsto il pagamento iva.
L’investimento in oro ha anche come vantaggio quello di non essere soggetto all’imposta di bollo.
Queste agevolazioni sulla tassa sull’oro rendono il prezioso metallo giallo particolarmente allettante come forma di investimento, soprattutto oggi che i titoli di stato hanno rendimenti particolarmente bassi.


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