Perché andare dallo psicologo

Andare dallo psicologo può sembrare una cosa da pazzi (in tutti i sensi). Nella realtà dei fatti chi va da questo specialista, non è poi così matto come si possa immaginare.

Infatti tutti noi possiamo avere, nel corso della nostra vita, dei periodi in cui non siamo particolarmente tranquilli. Per esempio i ragazzi più giovani e sensibili, che magari vanno all’università ed affrontano un esame dopo l’altro, possono entrare in uno stato di ansia costante, tanto da farli preoccupare più del dovuto e renderli meno efficaci nello studio. Uno psicologo di Trento ci dice che l’ansia è uno stato emotivo naturale di noi esseri umani, ma lo stato continuo di allerta per faccende più banali, può farlo sfociare in un disturbo che conviene curare.

Condizioni come queste possono insorgere in qualsiasi persona (leggi la storia della mia amica), non per forza in individui ai quali manca “qualche rotella in testa”.

Lo psicologo cura poi disturbi ben più gravi, come per esempio quello del comportamento alimentare o le difficoltà di coppia. Anche in questi casi i problemi insorgono in persone normali e non sempre è facile, agli occhi dei meno esperti, individuare le persone che soffrono di questi disturbi.

Perciò andare dallo psicologo non significa andare da un professionista specializzato nella cura della pazzia. Si va dallo psicologo per superare un disturbo, per lo più temporaneo, che mina la nostra serenità. Grazio all’intervento dello psicologo è possibile intraprendere un percorso di benessere, che permette di migliorare la consapevolezza in noi stessi e di vivere più felicemente.

Di f.megg

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