E’ l’arte del guarire attraverso le proprietà naturale delle piante, queste ultime possiedono proprietà organolettiche benefiche per il nostro organismo, che subiscono un trattamento particolare in maniera da conservare tutte le proprietà terapeutiche del farmaco naturale.
Molto spesso viene utilizzata contro i problemi vascolari femminili, per ripristinare stati infiammatori acuti di ogni tipo oppure per depurare l’intero organismo da tossine dannose.
La maggior parte della sfera femminile accusa problemi di vascolarizzazione nella parte degli arti inferiori.
La domande che spesso dovremmo porgerci sono queste:
- Come mai in tutti questi casi problematici ne sono afflitte soprattutto le donne?
- Quali sono le motivazioni del perché si è afflitti da questi problemi vascolari?
Una delle prime considerazioni da fare sarebbe, che la circolazione di tipo venoso può essere influenzata dall’equilibrio metabolico che a sua volta può essere influenzato da altri molteplici fattori.
La presenza di Ldl scatena un certo tipo di reazione nel sistema immunitario che fa fatica a riconoscere questo tipo di grasso rancido attaccandolo, si liberano delle sostanze di tipo spugnoso che vengono chiamate anche ateromi che vengono depositate lungo vene ed arterie.
La parte venosa della donna ha una sezione minore, quindi in maniera molto veloce ed efficace questi ateromi ci portano all’ostruzione dei capillari, che a lungo termine e anche aduna diminuita capacità circolatoria della parte venosa profonda provocando delle stasi venose, insieme a formazione di varici.
Avendo inoltre una muscolatura più debole rispetto a quella dell’uomo, comporta che in maniera più facile le vene non riescano ad essere fasciate in maniera più tonica, mettendo insieme anche l’avanzare dell’età e la scarsa attività fisica, tutto questo faciliterà la presenza di vene varicose.
Le terapie ormonali e l’uso degli anticoncezionali che contengono estrogeni, provocano una coagulazione delle sostanze grasse sotto l’effetto dei tromboxani, provocandone non solo la formazione di trombi ma inspessendo inoltre il sangue, che sarà più ricco di sostanze grasse ossidabili.
Inoltre con l’uso delle pillole anticoncezionale si provoca l’ispessimento della parte biliare e della calcolosi di conseguenza.
Con un’alimentazione molto ricca di latticini e derivati del latte e di carni rosse, si apporta una vasta quantità di estrogeni (questi usati per aumentare la produzione lattiera casearia per “pompare” e sovradimensionare la carne).
Invece con un’alimentazione ricca di cereali come pane, farinacei e pasta si farà aumentare in maniera sensibile il livello di trigliceridi, ed anche l’indice ematico, con una conseguenza di accumulo di sostanze grasse a livello della circolazione.
Questo può essere uno dei motivi del perché nel Sud Italia le problematiche di tipo vascolare sono più evidenti, insieme a problemi di vasodilatazione collegati alla parte climatica che ha temperature più elevate.
Con l’abuso di farmaci che contengono cortisonici, che tendono a provocare una forte ritenzione idrica insieme ad un aumento del peso, indurrà un importante squilibrio della parte ormonale generale, con grandi problematiche collaterali sul sistema Vascolare.
In un’alimentazione piena di acidi grassi saturi, (grassi animali) e povera di acidi grassi essenziali polinsaturi inciderà non solo nell’accumulare colesterolo Ldl, ma verranno stimolati tutti i processi pro-infiammatori molto spesso a livello vascolare.
- Ma come si potrebbe procedere in maniera generale?
Come primo caposaldo dovremmo iniziare con un’alimentazione detossinante (disintossicante epatica), iniziando con l’eliminare in una prima fase pane, pasta e carboidrati per 60 giorni per poi poterli reintegrare in modo moderato prediligendo e cercando di usare al posto della pasta di semola di grano duro altri carboidrati, come ad esempio: Riso integrale, Avena, Orzo, Farro.
Usare acidi grassi polinsaturi come i semi di lino.
Ricordiamo che nella fase della detossinazione non dovranno essere assunti ormoni di alcun genere e non devono essere assunti farmaci ad azione disaggregante.