valvole termostatiche

Dal 2017 è obbligatorio, per i condomini con riscaldamento centralizzato, l’uso di valvole termostatiche da associare ai termosifoni. Questi dispositivi, ideati per abbattere la produzione di anidride carbonica ed ottimizzare la gestione energetica, rappresentano una soluzione perfetta anche per quanto riguarda l’abbattimento dei consumi: il corretto utilizzo delle valvole termostatiche, infatti, permette di avere bollette meno care.

Con le spiegazioni di Idraulico Milano siamo riusciti a scrivere un articolo su questo tipo di accorgimento.

Cos’è una valvola termostatica

Le valvole termostatiche sono particolari dispositivi che vanno aggiunte all’impianto di riscaldamento domestico e che, per legge, sono obbligatorie negli appartamenti che dispongono di riscaldamento centralizzato. Il loro utilizzo permette di risparmiare energia e, quindi, di pagare bollette meno care; inoltre permettono di abbattere i consumi energetici e, soprattutto di limitare le emissioni di anidride carbonica garantendo anche un importante contributo alla salute ambientale.

Lo scopo dell’utilizzo delle valvole termostatiche è quello di poter gestire in maniera individuale la temperature all’interno di un appartamento anche quando questo è collegato al riscaldamento centralizzato del condominio. In ciascun appartamento, quindi, si potranno impostare temperature differenti a seconda delle esigenze; se una stanza viene poco utilizzata, potrai impostare una temperatura più fredda e, allo stesso modo, se durante la giornata non sei in casa potrai evitare di tenere i riscaldamenti accesi a temperature elevate. Impostando una temperatura più bassa avrai la sicurezza di trovare una casa sempre calda ma senza sprechi di energia.

I modelli più avanzati di valvole termostatiche sono dotate anche di timer: in tal modo ti sarà possibile impostare gli orari in cui la temperatura dovrà abbassarsi o innalzarsi a seconda o meno della tua presenza a casa.

 

Come impostare le temperatura della valvola termostatica

A seconda dei modelli, le valvole termostatiche possono essere caratterizzate da differenti numerazioni progressive che possono andare da 1 a 5 oppure da 1 a 10. Questi valori permettono di regolare la temperatura a valori più o meno alti a seconda delle esigenze.

Le modalità di impostazione della temperatura possono essere di due tipi, ossia manuale o centralizzato. Quest’ultimo prevede l’esistenza di una centralina o di un impianto domotico tramite il quale controllare e gestire non solo le valvole termostatiche ma tutti gli impianti domestici.

 

Come sono fatte le valvole termostatiche?

In commercio esistono diversi modelli di valvole termostatiche che vanno scelte in base alle caratteristiche tecniche dell’impianto di riscaldamento. Anche la tipologia di tubi e la loro provenienza è fondamentale per definire il tipo di valvola da scegliere: la provenienza della tubazione, infatti, sia essa dal muro o dal pavimento, permetterà di scegliere tra valvole diritte, ad H, a squadra o ad angolo. Le valvole dritte permettono al flusso di non avere blocchi causati da curve o angoli e sono particolarmente indicate per tubature provenienti dal pavimento. I modelli di valvole ad H vanno invece scelti se devi optare per radiatori con ingombro minimo, che presentano una valvola di mandata nel mezzo o in basso.

Se le tubature si connettono al termosifone tramite angoli retti, ossia a novanta gradi, sarà necessario optare per valvole a squadra. Infine, le valvole ad angolo sono molto simili a quelle precedenti ma si differenziano per un aspetto, ossia quello di essere meno sporgenti dal radiatore.

Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, è necessario valutare, prima di scegliere tre parametri particolari, ossia le testine termostatiche, la pressione differenziale massima e il valore KV. Le testine termostatiche sono l’elemento che permette di garantire le corrette variazioni di temperatura: sono riempite a gas, cera o liquidi che, con il cambio di temperatura si espandono o restringono permettendo alla valvola di funzionare correttamente. La pressione differenziale massima rappresenta la differenza tra i valori massimi e minimi che la valvola può gestire e, quindi, va valutata con attenzione in modo che sia compatibile con quelli del sistema di riscaldamento.
Il valore KV, infine, rappresenta la portata della valvola, ossia la quantità massima d’acqua che può passare attraverso di essa.

 

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