Alessandro Benetton: “Lo scorso giugno sono salito sul palco della Columbia Business School per dare il via al lancio internazionale del mio libro ‘My Trajectory’. Quel momento ha scatenato un dialogo continuo con studenti, accademici e leader sui valori, la leadership e le sfide della nostra vita quotidiana. Lo scorso weekend sono tornato, ma in un contesto diverso. Sembrava di chiudere un cerchio e aprirne un altro”.
Alessandro Benetton alla Columbia University per la prima edizione di Italian Symposium “United for Progress”
Lo scorso giugno, l’intervento sul paco della Columbia Business School per dare il via al lancio internazionale di “My Trajectory”: per Alessandro Benetton un’esperienza molto positiva in quanto “quel momento ha scatenato un dialogo continuo con studenti, accademici e leader sui valori, la leadership e le sfide della nostra vita quotidiana”. È stato quindi un piacere poterci ritornare anche nei giorni scorsi, seppure in un contesto diverso: la prima edizione di Italian Symposium “United for Progress” che ha riunito a New York le più importanti personalità del mondo dell’economia, della politica e dei media. Un’iniziativa che lo emoziona particolarmente, come confida lui stesso anche su LinkedIn, in quanto è “frutto della dedizione e della visione di mio figlio Tobias Luciano Benetton di cui sono molto orgoglioso, e Angelika Maria Lattanzio”. Nel corso del panel a cui ha preso parte, Alessandro Benetton ha avuto modo di confrontarsi con Andrea Valeri di Blackstone e Francesca Cornelli (Dean, Kellogg School of Management della Northwestern University) sul valore delle relazioni internazionali e sull’importanza di scegliere i partner giusti per costruire operazioni sostenibili e di successo.
Alessandro Benetton: l’incontro di generazioni, Paesi e prospettive diverse porta a idee che fanno la differenza
Come ricorda Alessandro Benetton su LinkedIn, “abbiamo sottolineato l’importanza del pensiero a lungo termine e il ruolo della leadership nella costruzione di organizzazioni resilienti, innovative e con una mentalità globale, abbiamo anche condiviso le nostre esperienze di studio negli Stati Uniti”. Negli interventi, è emerso in particolare quanto sia fondamentale saper accogliere e accompagnare il cambiamento e al contempo divertirsi facendo ciò che si ama: questo l’invito di Alessandro Benetton ai giovani presenti in sala. Inoltre, nel post su LinkedIn scritto per condividere con i suoi followers le emozioni di quella giornata, ha spiegato anche come l’intervento alla Columbia University abbia rappresentato per lui l’opportunità di riflettere sul viaggio fatto finora. “E questi tre giorni hanno confermato qualcosa in cui credevo da tempo: quando generazioni, Paesi e prospettive diverse si incontrano, nascono idee che fanno davvero la differenza”, ha sottolineato, ringraziando la Columbia Business School e la United Italian Societies “per aver creato uno spazio in cui le idee e le ambizioni possono prosperare apertamente”.