Secondo Luca Dal Fabbro, l’acqua è necessaria per l’agricoltura, l’industria, la popolazione e la rivoluzione digitale. È fondamentale una strategia per ridurre gli sprechi e le perdite, raccogliere più acqua meteorica e sensibilizzare la popolazione e l’industria.
Luca Dal Fabbro: la strategia per gestire l’acqua e diminuirne gli sprechi
In concomitanza con la giornata mondiale dell’acqua 2025, Luca Dal Fabbro, Vicepresidente di Utilitalia, federazione che riunisce le aziende speciali attive nei servizi pubblici dell’acqua, dell’ambiente, dell’energia elettrica e del gas, è stato intervistato sullo spreco e la gestione dell’acqua in Italia. Gli investimenti degli operatori privati e pubblici sono in aumento, ma la strada da percorrere è ancora lunga. “L’acqua è fondamentale per l’agricoltura e noi siamo la seconda potenza agroalimentare d’Europa. È fondamentale per l’industria, noi siamo la seconda potenza industriale d’Europa. È fondamentale per gli abitanti ed è fondamentale nella rivoluzione digitale di data center che consumeranno sempre più acqua”, ha ribadito Luca Dal Fabbro. È necessario sviluppare una strategia nazionale industriale per l’acqua, che passa per tre aspetti: diminuire le perdite nelle tubazioni, che oggi in media ammontano al 42% ; sviluppare una strategia sugli invasi, dato che dei 300 miliardi di metri cubi di acqua meteorica disponibile ogni anno ne viene raccolta solo il 11%; infine, aumentare la sensibilizzazione verso la popolazione e l’industria, affinché “recuperino l’acqua che usano nei loro cicli industriali e riutilizzarla”.
Luca Dal Fabbro: garantire il diritto alla qualità dell’acqua
“L’acqua non va sprecata perché è un bene preziosissimo e che diventerà sempre più prezioso. È un diritto di tutti, va salvaguardato perché, oltre a garantire la vita, garantisce l’agricoltura e l’industria”, ha rimarcato Luca Dal Fabbro. Di cruciale importanza è pensare a un piano per diminuire gli sprechi, prima, e poi eliminarli; in combinazione ad un piano per ridurre le perdite e investire nell’aumento della qualità dell’acqua. Secondo il manager, non persiste solo il problema della quantità, che si manifesta in momenti in cui alcuni territori sono colpiti dalla siccità, “ma c’è anche un tema di qualità dell’acqua che va attenzionata”. Utilitalia si sta muovendo in questa direzione, “perché noi dobbiamo avere il diritto dell’acqua in termini di quantità — ha aggiunto Luca Dal Fabbro — ma anche garantire alla popolazione la qualità dell’acqua giusta”. L’Italia è ricca di acqua, ma questa va raccolta, salvaguardata e limitata negli sprechi, “ma c’è bisogno della collaborazione istituzionale, industriale e della popolazione”.